La leggerezza, storia di Capitan Scoreggia
Sulla cresta dell’onda
ho viaggiato a vele spiegate
tra sole e linea d’ombra
tra vento e mareggiate.
Capitan Scoreggia, marinaio di ventura catapultato nel mondo digitale, non si capacita del fatto che nel web l’odore non trovi spazio. Disorientato e frastornato chiede aiuto al collettivo Filtri che riesce a indirizzarlo verso le risposte che cerca grazie a Six Memos (Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio di Italo Calvino).
Per semplificare il più possibile le comunicazioni, il letterato Capitano decide di scrivere stornelli in rima, facili da ricordare e ricchi di significato. Grazie a questo stratagemma riesce a esprimere ciò che la sua mente, il suo cuore e il suo posteriore vogliono esprimere. Ispirato poi da Italo Calvino e dalle sue lezioni letterarie, Capitan Scoreggia riesce a cogliere tutte le contraddizioni che un uomo del suo tempo può constatare in epoca moderna.
Infine, passato lo smarrimento spazio-temporale, Scoreggia capisce che tornare all’epoca delle esplorazioni e delle scorribande nei mari profondi non è più possibile e si indutria per sopravvivere in questo mondo e vivere il suo presente. Ma, proprio mentre inizia a orientarsi e ad aprirsi, il mondo intero si ritrova in un interminabile e doloroso periodo di bonaccia, senza possibilità di movimento alcuno e con l’olfatto messo fuori uso da una nuova e pericolosa malattia. Questa condizione insopportabile in mare è pure peggio sulla terraferma, così il Capitano, ormai persi tutti i gradi di comando, si ritrova a riflettere sulla sua condizione e di quella di tutta l’umanità, fino a quando non riceve un’improvvisa chiamata per un’altra avventura che lo porta lontano dal mare e da ciò che conosce meglio.
Ormai pirata solitario e senza ciurma, a Scoreggia non resta che ascoltare il mare che, in un momento di profondo sconforto per quello che vede sulla terra, decide di smettere il proprio moto perenne e sfruttare una marea particolarmente intensa per fuggire sulla Luna.
Il ritratto di Capitan Scoreggia e le altre immagini in questa serie sono opera di Midjourney.
Sulla cresta dell’onda
ho viaggiato a vele spiegate
tra sole e linea d’ombra
tra vento e mareggiate.
Veloce e tagliente la chiglia
passa sopra a ogni conchiglia
chiusa nei bui fondali
miei esistenziali.
Vedere l’orizzonte per pria volta
rende la rossa emozione mitica,
e scorger la natura che ascolta,
selvaggia, inebriata e unica,
Sceso che sono a terra al porto
con la nausea ferma che assalta
le viscere, desidero conforto.
Maleodorante e secca risalta
Nell’anno della bonaccia
dalla Cina all’intero mondo
è iniziata la caccia,
immobili, verso il fondo
Da tempo immemore
non sgranchisco il femore
solcando il caro mare
che vedo naufragare.